Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

MONETE ANTICHE VENDUTE VIA INTERNET, SEQUESTRATE 7 MONETE DATABILI TRA IL I ED IL VI SEC. D.C.

Taormina (ME), 25/10/2016 - I Carabinieri della Sezione Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa, coadiuvati da personale della Compagnia Carabinieri di Taormina, nel corso di una perquisizione domiciliare disposta dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno sequestrato 7 monete, di epoca greca, romana e bizantina, databili tra il I ed il VI sec. d.C. L’attività scaturisce dal monitoraggio dei principali siti Internet di commercio on line. Partendo da alcuni annunci sospetti, i militari sono riusciti a risalire alla persona che aveva messo in vendita le monete, un 52enne taorminese domiciliato a Furci Siculo (ME). L’autore degli annunci deteneva illegalmente il materiale archeologico che si accingeva a vendere ed è stato quindi denunciato per ricettazione. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare il luogo di provenienza dei beni recuperati.

Il sequestro si inserisce nell’ambito di una più vasta azione di contrasto all’illecito traffico di beni archeologici nell’e-commerce, un fenomeno che riguarda particolarmente le monete antiche. Sotto questo profilo, la rete Internet rappresenta uno dei principali canali di vendita, in quanto consente di raggiungere - facilmente ed in forma anonima - un elevato numero di potenziali acquirenti, spesso inesperti ed incuranti di una normativa di settore che punisce le ricerche e l’impossessamento e, di conseguenza, la commercializzazione anche di tale tipologia di beni.

Consigli su come comportarsi in caso di rinvenimento fortuito di beni culturali sono pubblicati sul sito www.carabinieri.it, nelle pagine riservate al Comando Tutela Patrimonio Culturale.


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