Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

ACCORINTI, LEI RIPUDIA LA GUERRA, CHE SCHIFO, SI VERGOGNI!

Costituzione italiana, art. 11: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni...
Messina, 05/11/2013 - Ieri a Messina, a piazza Unione Europea, si è svolta la cerimonia della Giornata delle Forze Armate, presenti il sindaco di Messina, Renato Accorinti, autorità civili e militari, il Gonfalone della città di Messina, decorato con Medaglia d'Oro al Valor Militare.
"Si svuotino gli arsenali, strumenti di morte – ha detto nel suo intervento il sindaco Accorinti, rivolgendo anche un appello ai sindaci di tutti i comuni italiani – e si colmino i granai, fonte di vita. Il monito che lanciava Sandro Pertini sembra ancora ad oggi cadere nel vuoto. Nulla da allora è cambiato. L'Italia, paese che per la Costituzione 'ripudia' la guerra, continua a finanziare la corsa agli armamenti ed a sottrarre drasticamente preziose e necessarie risorse per le spese sociali, la scuola, i beni culturali, la sicurezza.

"La nostra isola – ha proseguito Accorinti - rischia di diventare una portaerei del Mediterraneo: una base dalla quale fare partire strumenti di morte e controllare con tecnologie satellitari (MUOS) i paesi stranieri. Anche l'arrivo dei flussi migratori è vissuto come un da affrontare con le forze armate, da circoscrivere in ghetti, lontani dagli sguardi della popolazione italiana, dove non sempre sono garantiti diritti e giustizia. Non si può rimuovere dalla memoria collettiva, quasi esorcizzando, un secolo di lotte del movimento operaio per la pace e il lavoro, il disarmo e la giustizia sociale. Questa Amministrazione appoggia quelle lotte e quegli ideali. 
Questa Amministrazione dice 'Si' al disarmo. Questa Amministrazione, fedele alla Costituzione Italiana, dichiara il proprio e difende il diritto di emigrare, ribadendo il massimo impegno nella ricerca di soluzioni di accoglienza idonee per i fratelli migranti giunti di recente a Messina. Messina e la Sicilia – ha concluso il sindaco - da sempre hanno avuto una grande opportunità in quanto crocevia di diverse culture e religioni; le diversità arricchiscono tutti e oggi vogliamo rilanciare un processo di pace dalla nostra terra e dal nostro mare per l'umanità”. 

Scrive Carmelo Picciotto, Segretario Circolo PRC “Peppino Impastato” di Messina: "Il Partito della Rifondazione Comunista è profondamente grato al Sindaco della Città di

Messina per avere ricordato l’art. 11 della Costituzione che sancisce il ripudio della guerra, in un momento storico in cui le spese militari svuotano i granai per riempire gli arsenali, e per acquistare congegni militari sempre più micidiali, come il MUOS che minacciano la vita di tutti. Si vergogni il Ministro D’Alia di cui non ricordiamo altrettante parole di sdegno verso i suoi sodali di partito che stringevano rapporti con la mafia!"
Sul sito web Rifondazione.it i commenti sono duri e coinvolgono il ministro D'Alia ma pure il capo dello Stato, Giorgio Napolitano: "4 novembre, Accorinti con bandiera della pace. Ferrero: se la coperta è corta tagliare le spese militari.

“Grande gesto quello del sindaco Renato Accorinti di Messina che, coerentemente con la sua storia di pacifista, oggi ha mostrato la bandiera della pace in occasione delle celebrazioni del 4 novembre – ha dichiarato Paolo Ferrero -. Noi riteniamo questa giornata un inno alla guerra, retaggio di una cultura militarista che non ci appartiene. Se la coperta è corta, come dice il Presidente della Repubblica, il governo dovrebbe tagliare le spese militari, invece di continuare a fare propaganda. Per questo apprezziamo il gesto di Accorinti e simbolicamente ci uniamo a lui nell’esporre oggi la bandiera della pace”."

Per Giuseppe, sullo stesso sito, in un commento: "La coperta è corta per qualcuno, per le armi, gli appalti succulenti, gli stipendi dei “manager” legati ai carrozzoni della politica, gli interessi della finanza…la coperta è sempre a prova di inverno, anche di quello più rigido. Tutti gli altri…

Celebrando ieri mattina nel Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale il Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate con la consegna delle decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia conferite nell'anno 2013, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha detto: "“La coperta resterà corta anche se riusciremo con un grande sforzo collettivo di responsabilità e coesione a riaprirci presto un sentiero di crescita per l’economia italiana”, dice il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, parlando dei compiti dell’Italia e delle forze armate che “richiedono risorse che scarseggiano”. 
"In questa giornata così significativa, rinnovo il riconoscente apprezzamento di tutti gli italiani e mio personale ai militari impegnati nei diversi teatri di crisi, dall'Afghanistan, al Medio Oriente, ai Balcani, e a quelli che operano sul territorio nazionale e sui nostri mari. Un plauso particolare meritano gli uomini e le donne che hanno partecipato alle operazioni di soccorso e al pietoso recupero delle salme delle vittime della terribile tragedia di Lampedusa. "

Su Twitter il ministro alla semplificazione, Gianpiero D'Alia, così aveva appena risposto al gesto pacifista di Renato Accorinti, sindaco di Messina: "Renato Accorinti dovrebbe scusarsi per la sua inopportuna provocazione. Essere sindaco significa rappresentare tutti i cittadini. Renato Accorinti lei offende chi è morto per la pace a partire dai messinesi morti a Nassirya."

E Nino Germanà, deputato regionale del Pdl siciliano: "Accorinti si dovrebbe vergognare...oggi ha offeso il tricolore e tanti valorosi caduti per la Patria.Sono certo che questo gesto ha fatto indignare tanti messinesi che gli hanno dato fiducia !!!"

Alessandro Coletta ha detto quello che aveva detto l'ultimo grande presidente di questa Repubblica: Sandro Pertini. Ha detto quello che in molti pensano, senza ipocrisia.


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