Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

REFERENDUM. CROCETTA SI DIMETTA: ”QUALCUNO È CONVINTO DI AVERE IL MONOPOLIO DEI NO”

Palermo, 6 dic. 2016 - M5S all’ARS: “Il risultato del referendum è anche la bocciatura del Pd e di Crocetta: il presidente si dimetta”. “Il risultato del referendum in Sicilia non è solo la bocciatura del governo Renzi, ma, soprattutto, del suo maggiore sponsor nell’isola: il governo del PD e di Rosario Crocetta. Adesso dimissioni e parola ai cittadini, c’è da rimettere una Sicilia al lavoro e non può farlo chi ha perso in maniera così sonora. Grazie di cuore a tutti i cittadini siciliani che hanno dichiarato, con questo voto, la voglia di cambiare la nostra terra”.

“Non ho alcuna resa dei conti da fare, non appartiene alla mia
cultura e al mio modo di fare politica. Io penso all'unità, a lavorare e non
alle polemiche”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana,
Rosario Crocetta. “Il no, è un grido di allarme che viene dalle fasce più
deboli della popolazione. Nonostante la ripresa del Pil e il lieve incremento
dell'occupazione, paghiamo ancora il prezzo della crisi degli anni passati.
Occorre intervenire rapidamente, trovo veramente irresponsabile che invece di
chiedere di fare di più nell'economia e nella solidarietà, si pensi ad
esasperare conflitti. Ci sono alcune questioni da affrontare immediatamente: lo
sblocco dei cantieri attraverso la riforma dell'Urega che è già all'Ars;
l'avvio immediato dei cantieri del Patto per la Sicilia, bandi europei e misure
straordinarie di reddito di inclusione sociale, per i senza lavoro, i giovani,
i disoccupati. Non mi interessa la politica politicante, mi interessa che
facciamo queste cose.

Perchè la Sicilia ce la può fare e ce la deve fare.
Se poi – continua il presidente - c'è qualcuno che è convinto di avere il
monopolio dei no, sappia che all'interno di quei no ci sono tanti elettori
democratici, anche elettori di Renzi, di Crocetta e di altri esponenti.
Rispetto a un quesito referendario, gli elettori hanno espresso liberamente la
propria opinione. Tale voto va rispettato, ma questo non c'entra affatto con le
votazioni di tipo politico la cui scelta avviene, non sulla base di un singolo
quesito, ma su un'idea di governo. Pensiamo a lavorare invece di fare polemica.

Il no ha vinto, è stato un voto di difesa della Costituzione. No ho assunto
toni catastrofisti nel corso della campagna referendaria né l'ho collegata in
nessun modo a ipotesi di governo. Non si capirebbe perchè dovrei farlo dopo il
voto. Con Baccei stiamo discutendo e devo confermare che l'assessore è
convinto, come me, che dopo il risultato che abbiamo raggiunto sulle nuove
entrate, siamo in condizioni di fare una finanziaria che – conclude Crocetta -
metta al centro la lotta contro le povertà, la difesa dei lavoratori e lo
sviluppo”.

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