Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: DEPOSITATO PRESSO TUTTE LE PROCURE DELLA SICILIA UN ATTO PER ESSERE RICONOSCIUTI PERSONA OFFESA

A nome del “Comitato Nazionale per l’Integrazione Possibile Contro l’immigrazione Clandestina” (CONIPOS) depositato presso tutte le Procure della Repubblica della Sicilia un atto con il quale chiedono di essere riconosciuti come persona offesa,  e potersi costituire in futuro parte civile in tutti i procedimenti penali volti a contrastare il reato di immigrazione clandestina. Tre avvocati si sono recati presso la Procura della Repubblica di Catania per depositare gli atti: “Di fatto rappresentiamo simbolicamente tutti quei cittadini italiani che vedono nel fenomeno dell’immigrazione illegale un pericolo per la loro sicurezza"

Catania – 18 agosto 2017 - A nome del “Comitato Nazionale per l’Integrazione Possibile Contro l’immigrazione Clandestina” (CONIPOS) gli avvocati Valter Biscotti (Portavoce), Andrea Pruiti Ciarello (Portavoce) e Nicola Galati (membro del Comitato Esecutivo) hanno depositato presso tutte le Procure della Repubblica della Sicilia un atto con il quale chiedono di essere riconosciuti come persona offesa -e in quanto tale costituirsi in futuro parte civile- in tutti quei procedimenti penali volti a contrastare il reato di immigrazione clandestina. Per questo motivo, questa mattina a nome del CONIPOS i tre legali unitamente ad altri aderenti al Comitato si sono recati presso la Procura della Repubblica di Catania per depositare gli atti.
“Di fatto rappresentiamo simbolicamente tutti quei cittadini italiani che vedono nel fenomeno dell’immigrazione illegale un pericolo per la loro sicurezza; pieno appoggio, dunque, all’azione della magistratura sul fenomeno migratorio quando riveste caratteri criminali”, così l’avv. Valter Biscotti promotore dell’iniziativa.

“I dati ISTAT recentemente diffusi evidenziano un’allarmante crescita della povertà assoluta nel nostro Paese. Noi crediamo che una certa percentuale di immigrazione possa contribuire al rilancio economico della Nazione. Questa percentuale corrisponde alla “integrazione possibile”. Noi crediamo che il fenomeno migratorio non possa essere lasciato alla gestione e regolamentazione nazionale ma debba essere inquadrato e gestito in un’ottica europea” – ha detto l’avv. Andrea Pruiti Ciarello, Portavoce del Comitato.
L’avv. Nicola Galati, membro del Comitato Esecutivo del Comitato –ha ribadito- “saremo presenti, costituendoci parte civile, in tutti i processi quando verranno celebrati a carico di chi vuole lucrare sulla pelle di questi poveri migranti”.
L’atto depositato

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANIA
ATTO DI DICHIARAZIONE DI PERSONA OFFESA

I sottoscritti: Avv. Valter Biscotti nato a (omissis); Avv. Andrea Pruiti Ciarello nato a (omissis); Avv. Nicola Galati nato a (omissis), nella qualità di rappresentanti ed esponenti del “Comitato Nazionale per l’Integrazione Possibile contro l’immigrazione clandestina” (www.conipos.it – info@conipos.it) con sede legale in Roma, via Della Conciliazione n.10, presso lo studio legale dell’Avv. Andrea Pruiti Ciarello, che come previsto dall’art 2 dello Statuto persegue la finalità “di promuovere ogni iniziativa utile e necessaria volta ad elaborare e diffondere in Italia ed in Europa la cultura per una forma di integrazione sociale ed economica possibile, in linea con i principi sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), contro ogni forma di immigrazione clandestina e non regolamentata, attraverso convegni, conferenze - nazionali e internazionali - dibattiti, incontri, tavole rotonde, attività di informazione, campagne di sensibilizzazione a tema, manifestazioni pubbliche, corsi di formazione e seminari di aggiornamento; pubblicare e diffondere articoli e documenti a riguardo, sia a mezzo stampa, sia attraverso il ricorso a tecnologie diverse, informatiche, telematiche, multimediali; produrre, diffondere e distribuire manifesti, poster, CD Rom, video, filmati cinematografici e televisivi, fotografie, libri, spettacoli teatrali, gadgets ed altri oggetti inerenti allo scopo del Comitato; collaborare con partiti politici, gruppi parlamentari, associazioni professionali, associazioni di categoria, enti statali e privati, organizzazioni e soggetti con fini simili e analoghi al proprio, economisti ed esperti di settore, realtà territoriali o locali, per divulgare gli scopi del Comitato, costituirsi parte civile nei procedimenti penali riguardanti direttamente o indirettamente i reati di immigrazione clandestina. E' fatto divieto al comitato di svolgere attività diverse da quelle elencate, ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse.”

COMUNICANO E CHIEDONO QUANTO SEGUE

preso atto delle dichiarazioni rese dall’attuale Ministro dell’Interno On. Minniti rese in conferenza stampa ufficiale il 15 agosto 2017, in relazione ai problemi di una immigrazione non governata, di cui a seguire si riporta il testo estratto dal sito del ministero dell’interno che riporta fedelmente quanto detto in conferenza stampa dal ministro: “Flussi migratori. La migrazione è un fenomeno epocale, non congiunturale, ha sottolineato il ministro dell’Interno, che deve essere affrontato togliendo la parola “emergenza” e rispettando i diritti di chi accoglie e di chi è chi è accolto.

L'obiettivo che ci siamo dati, ha precisato il ministro, «è governare i flussi migratori per rispettare due principi fondamentali: la sicurezza dei cittadini italiani e l’accoglienza dei migranti. Governare i flussi migratori è un tema cruciale per la nostra democrazia, “non governarli” rappresenta una minaccia per l’Italia».

Sulla flessione degli arrivi di migranti registrati nel mese di luglio, Minniti è stato cauto e anche se il dato sembra confermarsi anche ad agosto, «è ancora presto per fare valutazioni di carattere strutturale e i dati vanno approcciati con cautela».
Dunque, salvezza in mare, su cui l'Italia non si ritira, e impegno umanitario in Libia. Sono i due capisaldi su cui si basa l'azione del Viminale. Il ministro Minniti ha infine annunciato che nelle prossime ore l'ambasciata italiana a Tripoli distribuirà materiale umanitario per la popolazione, «il traffico di essere umani in Libia è una delle poche cose che economicamente purtroppo funziona e costituisce reddito. Il nostro impegno è lavorare tutti insieme per costruire un’economia alternativa, ha aggiunto, per consentire alla buona moneta di scacciare quella cattiva».
Per quanto riguarda il tema delle Organizzazioni non governative (Ong) che si occupano del salvataggio dei migranti, al momento, sono 5 quelle che hanno sottoscritto il Codice di condotta proposto dal Viminale e due non hanno firmato. «Rispettiamo chi non ha firmato», ha concluso Minniti, «crediamo ci debba essere rapporto di fiducia tra il dispositivo di sicurezza e le Ong e pensiamo che questo rapporto debba andare avanti per il salvataggio di persone nel Mediterraneo centrale. Si pone, poi, la questione delle condizioni di vita, assillo mio personale e dell'Italia. Su questo abbiamo lavorato e messo in campo un'iniziativa su cui lavorare insieme al governo libico».”
Tre punti espressi meritano di essere positivamente valutati, ovvero:
• La migrazione è un fenomeno epocale….che deve essere affrontato…rispettando i diritti di chi accoglie..”;
• “..governare i flussi migratori per rispettare due principi fondamentali: la sicurezza dei cittadini italiani…”
• “…Governare i flussi migratori è un tema cruciale per la nostra democrazia, “non governarli” rappresenta una minaccia per l’Italia..”
Da notizie di stampa non smentite, si apprende, poi, che alcune Procure siciliane, Trapani, Agrigento ed in particolare Catania hanno aperto delle inchieste molto serie sull’immigrazione clandestina. La Procura di Catania, si apprende, avrebbe aperto un’inchiesta per associazione a delinquere sulle organizzazioni non governative coinvolte in questa vicenda. Come riportato da Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/associazione-a-delinquere-catania-altra-accusa-alle-ong/) si tratta di un’ipotesi di reato di associazione a delinquere “finalizzato al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

La Procura di Catania si legge in recentissimi articoli di stampa sostiene che, con tutta probabilità, le Ong non solo erano in contatto con i trafficanti ma abbiano condiviso con loro alcune strategie per aiutare i migranti a sbarcare in Italia.
L’indagine sembra essere diversa e più estesa di quella condotta dalla Procura di Trapani, poiché sembra che questa Procura si era limitata ad indagare sulla condotta dei singoli membri degli equipaggi delle navi Ong. In questo caso (Catania), invece si parla proprio di azione sinergica tra scafisti e Ong. Da qui l’ipotesi di associazione a delinquere. Dove si presume l’esistenza di un vero e proprio sistema illegale, un’organizzazione precisa e ben coordinata finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Per queste ragioni i sottoscritti firmatari nella loro qualità di legali rappresentati ed esponenti del “Comitato Nazionale per l’Integrazione Possibile contro l’immigrazione clandestina” ritengono di essere di fatto e giuridicamente interessati a qualunque procedimento aperto per violazione delle norme sull’immigrazione in quanto formalmente persone offese e portatori di interessi diffusi.

Persona offesa proprio in relazione alle ferme e condivisibili parole del Ministro dell’interno che abbiamo sopra riportato e condensate nei tre punti esposti: 1. La migrazione è un fenomeno epocale….che deve essere affrontato…rispettando i diritti di chi accoglie..”; 2. “..governare i flussi migratori per rispettare due principi fondamentali: la sicurezza dei cittadini italiani…”; 3. “…Governare i flussi migratori è un tema cruciale per la nostra democrazia, “non governarli” rappresenta una minaccia per l’Italia..”
I fatti e gli accadimenti degli ultimi anni dovuti ad una gestione incontrollata dei flussi migratori verso l’Italia hanno indubbiamente creato disagi in ogni città dove sono stati collocati coloro che sono sbarcati, o fatti sbarcare sulle coste italiane, pericolo alla sicurezza dei cittadini italiani con la potenziale minaccia terroristica sempre incombente. Senza contare il costo sociale ed economico che tutti i cittadini italiani devono sopportare per il “mantenimento” di una siffatta situazione.

Ecco perché i sottoscritti cittadini riuniti rappresentando il “Comitato Nazionale per l’Integrazione Possibile contro l’immigrazione clandestina” chiedono di essere considerati “persona offesa” nei procedimenti pendenti presso questa Procura ed in particolare quello relativo all’associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina come alcuni articoli ,non smentiti, di stampa sempre ben informata hanno riportato.

Catania, 17 agosto 2017

Con ossequio.
Avv. Valter Biscotti Avv. Andrea Pruiti Ciarello Avv. Nicola Galati

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